Delle mirachole di Roma prima della meta e dello chastello
D’emucolatore dicie l’atore, che chostoro
se dicie,
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ch’egli no debono avere chura delle vedove e degli
orfani e di tutti i poveri
e nanzi da lui si deba disputare li
testamenti.
Primo difensore l’ator apo le gienti si vocha perchedicos,
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deo
avere uomini sotto lui, che difenda la sedia dello inperador.
Rechano, lo
qual’ene vochato al’archano,
dee sapere la sacreta e li chonsigli dello
inperadore
e deo recholigiere tutto l’onteso,
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de
chanciellario delle munistera, delle femine di dio,
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e per le festivitate debono
itradiciere onore inanzi a l’anperadore.
† De petroschiginanis †, idest primo
degli iscrivarii,
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† cho fendaris †, egli deba rinoziare omne iscrizione a
lo inperradore.
Cholonna Antonnini
condidis ene alta piedi clxxv.4
Lo numero delle iscale cciii e dae xvii
finestre.
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Choliseio achetealtru è alto cviiii piedi sobilanes.
Colonna Troiano chodidis ene alta cxxxviii piedi
e dae cxlv
ischale e dae xlv finestre.
5 † Diolitecie † foro xxviii, le quali erano ornate
d’oro e
d’argiento e d’erbore e di vetro.
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Aghuglie foro vi.
In circho forono due gradisime: 7
la minore era c lxxxvii
piedes, // la magiore cxii
piedi.
Inn nantichono ne è un’altra di lxxii
piedi.
I masoleio Aghusto ne foro
due di xlii piedi l’una [Eastern
Obelisk and Western
Obelisk].
I Roma erano xi merchatora:
merchato
Magiore,
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merchato di Ciesare
Aghusto,
merchato di Nerva,
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merchato di Troiano,
merchato de Atonobarbi,
merchato de
Bario,
merchato Pischori,
mercato Salorum e Rusticorum.
De basilicie forono x basilicarum:
Iulia,
basilicha Ulpia,
basilicha Pauli,
basilicha Vestulia,
basilicha Netunalia,
basilicha Mandes,
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basilicha
Martianes,
basilicha Veschovaria,
basilicha Forciellaria,
basilicha Ghostatiana.
Chavalli grandi de
rame e d’oro forono xxii, chiavi
ebunei forono lxxxiiii, selle prubiche nello
muro de Roma
forono clii, chiavi, che foro li aquei, e foro xx.
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E di Roma
furono viii chanpora: chanpo Numinalis,
canpo Agripino. Gripa si lavoe là di
mane molto lieto,
e quello fatto recietto ifralli sanatori,
e chon grade
paramento giò cho ligionis
e visse tutti quoegli di Persia e si pose eperrone
tributario