Edificazione di molti palazzi e tempi di Roma
ganati dal diavolo, inanzi che l’altissimo figliolo
di Dio incarnasse in
questo mondo, adoravano gran-
dissimo numero di dii e la mazor parte de li quali ave-
vano facti mirabili tempii, dove al presencte in grande
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parte sono giesie,
mo diremo de essa materia.
E perché Iove fo, secondo li pagani, summo dio
sopra
tutti li altri, incomintiando da esso. Uno puocho di sotto
al
ditto Cappitoglio, dove al
presente iace uno idolo
grande
de pietra, fo el tempio del dicto Iove de mirabel
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belleza. El qual Iove
fo huomo figliolo de Saturno,
secondo la comune oppinione. El qual Saturno fo
re
de l’ixola de Cretti <sic>. El qual Iove chaciò el dicto Saturno,
suo padre, de l’isola predicta, et esso Saturno vene a stare
ne la parte de
Roma. Et perché insigniò alli Latini seminare
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el grano, da puoi Iano, che era
in quel tempo re in nta-
lia <sic>, el dicto Saturno regniò in lo dicto regnio. Et da poi
lui regniò li suoi des<c>endenti fino al re Latino. Regnio
devene in Enea
di Troia, el quale tolse per moglie La-
vina <sic>, figliola del dicto re Latino. Et puoi el dicto re-
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gnio fo recto per li descendencti del dicto Enea per fi-
na a Romulo, el quale edificò Roma et apelò la in suo
nome,
conziosiachossa che imprima avesse più no-
mi. È vero che, secondo che recitta Marcho Varo <sic> nel
libro,
che fece de la natura di dii
1, dove parla de li dei
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electi, alchuno volse dire, che Iove non fo
homo ma
figliol del tempio. Et questo tamen Virgilio, alchu-
no phylosopo, disse, che Iove non fo homo ma sum-
mo dio, del quale tutti li altri dii erano membra. Ma la co-
mune opinione e come o dicto di sopra, è, ch’ el fosse homo
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et fu homo
rio, adultero, robatore et pieno di malvasi-
tà.
Anchora dove al presente è la chiexia di Sancta Marti-
na
, fo el tempio
Fatale, dove li Romani andaveno ad agu-
rare molto quello, che li dovea a loro advenire.
Anchora
dove anchoi è la chiesia de Sancto Andriano, fo el tempio